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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

Flussi migratori Ustica

Documenti

Arrivo del 7 gennaio 1895 a New Orleans da Palermo nave SS Plata

Pubbilicità del ristorante dell'Usticese Domenico Compagno in New Orleans

Statuto Congregazione San Bartolomeo Apostolo a New Orleans costituito nel 1879

Invito a soci Congregazione per festa onore San Bartolomeo a New Orleans 1998

Atto matrimonio di Usticesi emigrati Algeria Caserta Giovanni e Alaimo Caterina 1885

Cittadinanza onoraria conferita dal Sindaco Kenner a P.Carmelo parroco Ustica, 1981

 



 

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News

  • E Book 16/06/16

    Una storia di Ustica raccontata da cartoline

    A history of Ustica told through postcards

    E Book 16/06/16

    Il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e la DES srl di Palermo hanno pubblicato in collaborazione il primo eBook dedicato all’isola di Ustica dal titolo L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline, di Vito Ailara e Giuseppe Giacino.Il progetto editoriale nasce nel solco di una lunga collaborazione tra il Centro Studi e la DES che vede al centro delle loro attività il rilancio culturale e turistico dell’Isola di Ustica. Le Ossidiane, collana editoriale del Centro Studi, e Viaggio in Sicilia, collana di eBook della DES, propongono un modo innovativo di narrare la storia recente dell’isola. La scena è lasciata alle immagini: cartoline sbiadite e per lo più monocromatiche, stampate a partire dalla fine dell’Ottocento e gelosamente custodite da generazioni di Usticesi in Italia e nel mondo con la voglia di mantenere vivo il legame con le proprie radici. Le vecchie cartoline ristampate con cura sembrano quasi affrancarsi dalla fissità delle scene rappresentate e comporre, una dopo l’altra, il film muto di Ustica com’era; i testi che le corredano, in italiano e inglese, fanno da “colonna sonora” ricostruendo con rigore gli ultimi due secoli e mezzo della interessante storia dell’isola.

    L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline è disponibile in due formati al prezzo di € 5.99. Può essere acquistato on line all’indirizzo:

    BookRepublic (ePub format)
    BookRepublic (PDF format)

    Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

    The Center for Studies and Documentation of the Island of Ustica, and the Palermo-based firm DES srl have collaborated in publishing the first eBook dedicated to the  island of Ustica entitled "L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline”—An Island on Journey...A History of Ustica told through postcards—by  Vito Ailara and Giuseppe Giacino. This editorial project builds on the long collaboration between the Center for Studies and DES, which both share the same vocation: promoting the revival of the Island of Ustica in the fields of culture and tourism. Le Ossidiane, a book series published by the Center for Studies, and Viaggio in Sicilia, an eBook series published by DES, are a new and innovative way of narrating the recent history of the island. The images do all the talking: faded, ostly black-and-white postcards, printed from the end of the nineteenth century and jealously cherished by  generations of Ustica's sons and daughters spread in Italy and around the world with the desire to keep the  bond with their roots alive. These old postcards, reprinted with great care, seem  almost to free themselves rom the stiffness of  the scenes and to compose, one after the other, a silent film of Ustica as it used to be.

    The texts accompanying the images, in Italian  and English, are a sort of "soundtrack" and offer a rigorous reconstruction of the last two and a half centuries of the island's rich history.

    Where to buy? L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline is available in two formats at the price of € 5.99. It can be purchased online at:

    BookRepublic (ePub format)
    BookRepublic (PDF format)

    a cura di Mario Oddo

Mostre

  • Andar per Ustica

    Le ricerche condotte dal Centro Studi nel suo decennio di attività

    Andar per Ustica

    Le ricerche condotte dal Centro Studi nel suo decennio di attività hanno consentito di disporre di numerose fotografie e cartoline oltre che di informazioni d’archivio sui collegamenti dell’isola con la “terraferma”, come veniva (ed ancora viene) chiamata la Sicilia, e Palermo in particolare, nonché sugli approdi nell’isola.

    Navi e approdi sono ovviamente due facce dello stesso problema, connesse nella logica e nella pratica. Per cui entrambi i problemi sono stati una preoccupazione costante degli isolani e dei loro amministratori sin dalla colonizzazione del 1763. C’è da aggiungere che i mezzi di collegamento hanno avuto una evoluzione più rapida rispetto agli approdi. E ciò non solo perché la realizzazione degli approdi ha un costo maggiore rispetto a quello dei bastimenti, ma anche perché si è considerato più urgente dare priorità a questi ultimi. Il progetto di colonizzazione dell’isola di Ustica avvenuta nel 1763 non aveva previsto un sistema di collegamenti regolari tra l’isola e Palermo.

    Nei primi anni i collegamenti, svolti da privati, erano finalizzati al trasporto da Palermo di ingegneri e operai addetti alle costruzioni delle fortificazioni, di militari e di funzionari, di derrate alimentari e di materiali da costruzione. Solo per la pozzolana talvolta venne effettuato il trasporto da Napoli. Successivamente, per le cresciute attività commerciali, fu indispensabile garantire la regolarità dei collegamenti e, siccome nessun imprenditore privato mostrò interesse al riguardo, dovette farsene carico lo Stato. Il primo tentativo di un servizio pubblico fu sperimentato nel 1767 obbligando le barche trapanesi autorizzate alla pesca del corallo nelle acque dell’isola a mettere a disposizione del Governatore una barca per il trasporto di dispacci a Palermo. Ma il servizio divenne regolare solo nel 1786, quando il Governo lo sovvenzionò. Capitan Pietro Calderaro, uno dei più assidui trasportatori palermitani che aveva anche preso moglie ad Ustica, assunse il servizio postale assicurando due viaggi al mese col suo schifazzo, la Regia Corriera. Dopo un breve periodo (1830-1835) di impiego di reali lancioni il servizio tornò in mano alla famiglia Calderaro e Salvatore succederà al padre Pietrosi è distinto per le sue azioni di contrasto ai corsari per le quali fu insignito del titolo di Alfiere di Marina. Nel 1856 subentrarono i Florio, che tennero il servizio sino al 1911 impiegando piccoli bastimenti sino al 1906 quando entrò in linea il Napoli di 251 tonnellate.

    La frequenza da bimensile diverrà settimanale nel 1887 e bisettimanale dal 1893. Nel 1912 assume il servizio la società Sicania impiegando il vaporettoUstica con frequenza quadrisettimale. Nel 1954 sarà immessa in linea la M/N Nuova Ustica, 450 tonnellate, che segnerà l’avvio dei servizi moderni, successivamente svolti da navi di maggiore tonnellaggio e da aliscafi. Il problema dell’approdo venne affrontato in un tempo successivo e trovò una soluzione ingegnosa nell’Ottocento: i passeggeri e le merci venivano trasbordati dalla nave, alla fonda in rada, su barche a remi che le si affiancavano. Sulla spiaggia si disponeva di un sistema semplice e ingegnoso per non far bagnare passeggeri e merci: si trattava del pontile di legno, un piano inclinato che dalla spiaggia veniva spinto in mare su due grosse ruote di carretto in modo da far da ponte tra la barca e l’asciutto. Per la sua esposizione a sud, centro nevralgico dei collegamenti fu la Cala Santa Maria, ma, quando imperversava lo scirocco ed il libeccio, lo sbarco di persone e cose avveniva sugli scogli della costa settentrionale.

    La costruzione di un molo fisso poté essere realizzato, dopo insistenti richieste, solo alla fine degli anni Venti, quando venne realizzata la Banchina Barresi nella Cala S. Maria, ma passeggeri e merci continuarono a sbarcare con la barca. L’attracco della nave si rese possibile solo nel 1967 con la costruzione del primo molo; l’altro, sulla costa nord, venne realizzato nel 1985. La mostra racconta le tappe della storia dei collegamenti attraverso documenti e immagini. Alcune di esse sono state raccolte per soci e visitatori in una apposita cartella.

    MO andar per ustica 1

    MO andar per ustica 2

    MO andar per ustica 3

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