Il Centro Studi a Palermo per la "Giornata della Memoria" ha incontrato gli alunni di 18 classi quinte dell'Istituto Alberghiero. Oltre a esporre la mostra "Sterminio in Europa" dell'A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti), il Presidente Vito Ailara è intervenuto e, oltre a presentare presentato le attività del Centro Studi, si è soffermato sulla necessità di patrimonializzare la "memoria" per radicare le nuove generazioni nella storia e ha sollecitato gli studenti a visitare la mostra per rendersi verificare su documenti certi le atrocità consumate nei campi di sterminio. Ha anche narrato le sofferenze e le morti legate alle deportazioni di Libici nel 1911 e nel 1915 proprio a Ustica, per l’occasione trasformata in campo di internamento, e alla tristissima esperienza dei deportati slavi nel 1942/1943 quando la persistente penuria di generi alimentari provocò sofferenze e morti. L’occasione è stata anche utilizzata per parlare di Ustica come sede di confino politico. Sorprendente l'interesse degli studenti che hanno seguito con molta attenzione la relazione e notevole l'interesse suscitato dalle varie tematiche tra gli insegnanti che si sono ripromessi di includere nel proprio programma scolastico visite a Ustica anche per visionare la mostra sul confino in allestimento.
In una delle antiche carte esposte in questa Mostra, la Sicilia appare come un rozzo triangolo equilatero, circondato da una moltitudine di isolette la cui posizione è assolutamente casuale: Capri è affiancata a Salina, Malta si specchia nelle acque di Ragusa, Ustica - se c’è - è priva di nome. 
La Sicilia ha scontato così, fino all’epoca dei Lumi e del Grand Tour, la sua distanza dall’Europa: la cartografia sembrava alimentarsi più di miti e di leggende, che dei rapporti puntuali di esperti navigatori e dei nuovi e più accurati metodi di rappresentazione piana della superficie terrestre elaborati da illustri matematici.
La geografia dell’immaginario non ha risparmiato le poche carte medievali e rinascimentali della nostra Ustica, che per Boccaccio era ‘piccioletta isola quasi a Trapani dirimpetto’; per Giacomo Gastaldi e Giovanni Antonio Magini una stretta coppia di due isole; per Giovan Battista Homann una sola isoletta ma con due possibili nomi:Lustrica e Evonimo, forse reminiscenze latine di rocce ignee eruttate dalle bocche dei suoi vulcani.
La raffinata mostra La Sicilia di carta. Le Carte della Sicilia, provienente dalla Collezione di stampe e disegni e dalla Biblioteca del Museo d’Arte e Archeologia “Ignazio Mormino”della Fondazione Banco di Sicilia, è stata allestita nel 2007.
Per approfondimenti leggere l'articolo:
* La Sicilia di carta. Le carte di Sicilia, di Francesco Bucchieri, in “Lettera” n. 28-29 gennaio-agosto 2007.



