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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

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News

  • Ustica ricorda Gramsci nell'80° della sua scomparsa

    Ustica ricorda Gramsci nell'80° della sua scomparsa

    Il Comune di Ustica e il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica in collaborazione con l’Istituto Gramsci Siciliano e l’associazione romana “Amore e Psiche” hanno organizzato, in occasione della ricorrenza, una tavola rotonda sul grande intellettuale sardo confinato sull’isola nel 1926-27. Le attività si svolgeranno in due giornate, il 27 e il 28 agosto p.v. Il 27 alle ore 17.30 visita della prigione sotterranea dei confinati, il Fosso; alle ore 18.00, nel cortile del Museo Civico Archeologico di Ustica, già prigione dei confinati politici, il Sindaco Attilio Licciardi - dopo i saluti di Maria Grazia Barraco, Presidente del Centro Studi di Ustica, di Gabriella Terenzi per l’Associazione Amore e Psiche e di Francesca Spatafora, Direttore del Polo di Palermo per i Parchi e i Musei Archeologici - aprirà i lavori della tavola rotonda ‘Ustica 1926-27. Qui germogliò la Resistenza. La relegazione trasformata in occasione di crescita umana e politica. Parteciperanno il prof. Salvatore Nicosia, Presidente dell’Istituto Gramsci di Palermo, la scrittrice gramsciana Noemi Ghetti, Vito Ailara studioso del confino politico in Ustica, la storica dott.ssa Sonia Marzetti ed Emiliano Barbucci, regista del docufilm Gramsci44. Seguirà la presentazione del Canto dei confinati politici all’isola di Ustica a cura di Paolo Zarcone e, alle 22, nell’auditorium comunale, la proiezione del docufilm Gramsci44.
    Il 28 alle ore 10.00, con partenza dalla piazza Vito Longo, visita guidata da Vito Ailara dei luoghi legati alla vita quotidiana dei confinati e presentazione della mostra del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica Il confino politico a Ustica nel 1926-27 “immotus nec iners”.

Mostre

  • L'Isola dei Vulcani

    Una raccolta di opere proveniente dal Museo Mormino di Villa Zito

    L'Isola dei Vulcani

    Una raccolta di rare e pregevoli opere pittoriche e bibliografiche, proveniente dal patrimonio storico-artistico del Museo Ignazio Mormino di Villa Zito a Palermo (Fondazione Banco di Sicilia), compone la mostra “L’Isola dei vulcani” esposta nel 2006 nei locali del vecchio Municipio.

    Cinquanta le opere esposte fra incisioni, gouaches e volumi illustrati che mettono ampiamente in risalto il fascino ed il mito che le eruzioni vulcaniche hanno sempre destato. Nella seconda metà del Settecento le scoperte archeologiche degli scavi di Ercolano e Pompei, la descrizione dei templi di Paestum fatta da Winckelmann, la serie delle incisioni che li illustravano eseguite da Gian Battista Piranesi, l’impossibilità di visitare la Grecia liberamente in quanto in mano all’Impero ottomano, la grande produzione di studi sulla Sicilia greca e l’evoluzione del gusto che vedeva nell’arte dell’antichità classica i modelli di una perfezione che bisognava instaurare nel mondo, spinsero molti poeti, pittori, nonché aristocratici e facoltosi borghesi ad affrontare il viaggio in Sicilia. Le rivelazioni dei viaggiatori, naturalisti e vulcanologi, ispirati dal razionalismo illuminista, da Patrick Brydone a William Hamilton, dal Compte de Borch a Déodat de Dolomieu, da Lazzaro Spallanzani a J. A. de Gourbillon, sulle ascensioni dell’Etna e dei vulcani delle Eolie, e le descrizioni del paesaggio, delle grandiosi eruzioni e dei fenomeni vulcanologici, alimentano un richiamo irresistibile per studiosi, geologi o eruditi alla ricerca dell’emozione e dell’avventura. Le immagini che maggiormente caratterizzano questa esposizione sui vulcani in Sicilia sono quelle delle opere pittoriche a la gouache, tecnica molto diffusa a Napoli nel vedutismo dei primi anni della Scuola di Posillipo tra Settecento e Ottocento e che riscuote successo anche in Sicilia quando le vicende storiche costringono la corte borbonica a trasferirsi da Napoli a Palermo.

    Non meno rilevanti sono il segno grafico e la forza espressiva che si ritrovano nelle vedute incise, come nelle acquetinte dei crateri in eruzione di Stromboli e di Vulcano mutuate da opere di Luigi Mayer; nelle rare acqueforti seicentesche che riprendono i crateri dell’Etna in eruzione, come nell’incisione a bulino di Franz Huys del 1632 Freti siculi sive Mamertini vulgo il faro…, ripresa da un’incisione di Pieter Brueghel, che compie un viaggio in Sicilia tra il 1552 e il 1556; nell’originale veduta dell’isola Ferdinandea sorta nel canale di Sicilia da attività vulcaniche sottomarine; nelle raffinate piccole acquetinte tratte dal resoconto di viaggio di J. B. Cockburn pubblicato nel 1815, nonché nelle vedute e carte geografiche che riguardano Ustica, anch’essa isola di origine vulcanica. In mostra erano inoltre presenti tredici volumi di grande interesse storico e iconografico quali, fra i più rilevanti, Campi Phlegrei, ou observation sur les volcans des Deux Sicilies di William Hamilton, pubblicato a Parigi nel 1799, le cui tavole comprendono 76 vedute, tutte colorate a mano all’acquerello e alla gouache, che illustrano i vulcani dell’Italia meridionale ed insulare, le più importanti coeve eruzioni; i due Voyage pittoresque des isles de Sicilie… di Jean Houel e di Richard de Saint-Non-Dominique Vivant Denon, pubblicati rispettivamente a Parigi tra il 1771 ed il 1787 e tra il 1781 e il 1786, nonché l’opera Die Liparischen Inselndi Ludovico Salvatore Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, comprendente otto volumi per le sette isole Eolie e un volume interamente dedicato a Ustica, pubblicati a Praga da Heinr Mercy Sohn tra il 1893 e il 1898.

    Nel centenario della lunga sequenza sismica che colpì Ustica nel 1906, e che portò alla completa evacuazione della popolazione dell’isola tra marzo e aprile dello stesso anno per il timore di una ripresa dell’attività eruttiva, L’Isola dei vulcani ha voluto rappresentare anche un momento di studio e riflessione sulla difficile convivenza dell’uomo con le forze della natura.


    Per approfondimenti leggere l’articolo:
    * Francesco Buccheri, L’ Isola dei Vulcani, in Lettera n. 23-24 maggio-dicembre 2006.

    MO IsolaVulcani 03 Eruzione del Monte Etna in Sicilia Napoli 1807 Anonino

    MO IsolaVulcani 07 Etna 1830 Anonimo

    MO Isola dei vulcani

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