Grande attesa per il concerto che il Thrinax Quintet, su richiesta del Centro Studi ha preparato per un omaggio a Louis Prima, originario di Ustica. Il concerto presenterà le più belle musiche di Louis Prima.
19/08/2015

Grande attesa per il concerto che il Thrinax Quintet, su richiesta del Centro Studi ha preparato per un omaggio a Louis Prima, originario di Ustica. Il concerto presenterà le più belle musiche di Louis Prima.
Carissimi soci
Vi ricordiamo l’appuntamento di sabato 12 dicembre p.v. per trascorrere insieme una giornata da dedicare all’archeologia grazie alla cortese disponibilità della dott.ssa Francesca Spatafora, Direttrice del Museo Salinas di Palermo e nostra socia. Avremo dunque l’occasione di una guida eccezionale che ci condurrà nella visita al Museo Salinas di Palermo e, nella stessa giornata, al sito archeologico di Himera, secondo il programma allegato.
Nell’intervallo tra le 12.45 e le 14.00 c’è la possibilità di una colazione veloce nella vicina trattoria a un prezzo contenuto. Potremo così trascorrere insieme una piacevole giornata.
Poiché per il trasferimento a/r ci è stato richiesto di utilizzare un bus navetta, abbiamo valutato questa possibilità che sarà però realizzabile solo se riceveremo per tempo (entro il 5 novembre) la conferma delel vostre adesioni nel numero almeno di 24 partecipanti per le necessarie prenotazioni sia del mezzo che eventualmente dei coperti. Il costo di andata e ritorno in pulman è di €14.00. Chi preferisce potrà naturalmente partecipare servendosi di mezzi propri. Si ricorda che la partecipazione è aperta anche a parenti o amici che potranno così conoscere le nostre iniziative.
Grazie, vi aspettiamo
Visita al Museo Salinas
Escursione al sito archeologico di Himera
12 Novembre 2016
h. 9.30 incontro presso il Museo Salinas e visita del museo
h. 12.00 circa partenza per Himera
h. 12.45 circa visita al sito archeologico di Himera
h. 16.30 circa rientro
e-mail per prenotazione: costanzasale4@mail.com
Grazie alla collaborazione fra l’Istituto Storico della Resistenza di Parma e il nostro Centro Studi, è stato possibile presentare a Ustica dal 21 agosto al 20 settembre 1999 la mostra storico documentaria I confinati: oppositori politici al confino di polizia nell’Italia fascista. Inoltre, in parallelo alla mostra, è stato proiettato il film di Marco Leto La Villeggiatura che racconta l’esperienza del confino politico nelle isole. La mostra, ospitata nel vecchio Municipio, è stata curata da Mario Palazzino, Guido Pisi e Wiliam Gambetta.
Composta da 20 pannelli con documenti originali e immagini d’epoca proponeva un percorso attraverso le vicende istituzionali, politiche e umane che hanno caratterizzato la vicenda degli antifascisti inviati al confino fra il 1926 ed il 1943. Il fascismo affinò la consuetudine dei governi precedenti di utilizzare il domicilio coatto contro gli oppositori politici e, grazie all’ambiguità delle norme e all’amplissima discrezionalità concessa alla Polizia, costruì un meccanismo inesorabile di limitazione della libertà dei propri oppositori. Il domicilio coatto, pena di competenza del potere giudiziario, venne mutato in confino di polizia, una misura preventiva comminata da organi del potere esecutivo non per un reato commesso e provato, ma per una pretesa pericolosità sociale stabilita su informazioni riservate.
Le nuove leggi di Pubblica Sicurezza, entrate in vigore l’8 novembre 1926, consentivano di assegnare al confino di polizia “coloro che abbiano commesso o manifestato il deliberato proposito di commettere atti diretti a sovvertire violentemente gli ordinamenti nazionali, sociali ed economici costituiti nello Stato o a menomarne la sicurezza ovvero a contrastare od ostacolare l’azione dei poteri dello Stato”. Il codice del 1931 lo estese anche alle “persone designate dalla pubblica voce come pericolose socialmente e per gli ordinamenti politici dello Stato”. Così venne stravolto un consolidato principio di diritto, secondo cui il potere di limitazione della libertà personale spettava al magistrato su basi di fatti provati. La repressione colpì un numero enorme di oppositori e furono emesse 15.470 ordinanze di assegnazione al confino politico e, col Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, in diciassette anni furono giudicati 5.619 antifascisti.
Di straordinaria efficienza il mantenimento del Casellario Politico Centrale, vera e propria anagrafe del movimento antifascista. La mostra è stata anche occasione per approfondire, proprio ad Ustica che fu sede di una delle prime colonie di confino, le vicende di uomini che, nonostante le continue angherie delle autorità, non smisero mai di pensare e lavorare in maniera collettiva e che costituirono un attacco al sistema poliziesco fascista di valore non inferiore a quello che l’antifascismo riuscì a realizzare dopo l’8 settembre.
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