Il programma del mese di Ottobre 2015 del Centro prevede a totale copertura quattro “mercoledì” con proposte a temi vari di grande interesse naturalistico, storico ed archeologico dedicate ai residenti, agli operatori turistici e sopratutto ai “giovani di ieri” nonché in generale a quanti hanno voglia di conoscere la nostra bella isola. Tempo permettendo, il primo appuntamento è per oggi quando ad un gruppo di signore anziane che non la conoscono sarà data l'opportunità di visitare la struttura dell'Ailanto, punto di osservazione privilegiato per quindi osservare e relazionare su dettagli di natura geologica (la Falconiera è l'ultimo vulcano attivo), archeologica (vi era un villaggio del medio bronzo), storica (vi sbarcarono i corsari la notte dell'8 Settembre 1762), agricola (come la Falconiera era coltivata un tempo) e botanica ( le piante sopravvissute e le nuove). Partenza prevista alle ore 15,00 dalla sede del Centro Studi. Il percorso sarà coordinato da Giacomo Lo Schiavo, Vito Ailara, Liliana Rando e Verbena Cendron.
In una delle antiche carte esposte in questa Mostra, la Sicilia appare come un rozzo triangolo equilatero, circondato da una moltitudine di isolette la cui posizione è assolutamente casuale: Capri è affiancata a Salina, Malta si specchia nelle acque di Ragusa, Ustica - se c’è - è priva di nome.
La Sicilia ha scontato così, fino all’epoca dei Lumi e del Grand Tour, la sua distanza dall’Europa: la cartografia sembrava alimentarsi più di miti e di leggende, che dei rapporti puntuali di esperti navigatori e dei nuovi e più accurati metodi di rappresentazione piana della superficie terrestre elaborati da illustri matematici.
La geografia dell’immaginario non ha risparmiato le poche carte medievali e rinascimentali della nostra Ustica, che per Boccaccio era ‘piccioletta isola quasi a Trapani dirimpetto’; per Giacomo Gastaldi e Giovanni Antonio Magini una stretta coppia di due isole; per Giovan Battista Homann una sola isoletta ma con due possibili nomi:Lustrica e Evonimo, forse reminiscenze latine di rocce ignee eruttate dalle bocche dei suoi vulcani.
La raffinata mostra La Sicilia di carta. Le Carte della Sicilia, provienente dalla Collezione di stampe e disegni e dalla Biblioteca del Museo d’Arte e Archeologia “Ignazio Mormino”della Fondazione Banco di Sicilia, è stata allestita nel 2007.