Foto Storia di Ustica
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Il Centro Studi a Palermo per la "Giornata della Memoria" ha incontrato gli alunni di 18 classi quinte dell'Istituto Alberghiero. Oltre a esporre la mostra "Sterminio in Europa" dell'A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazisti), il Presidente Vito Ailara è intervenuto e, oltre a presentare presentato le attività del Centro Studi, si è soffermato sulla necessità di patrimonializzare la "memoria" per radicare le nuove generazioni nella storia e ha sollecitato gli studenti a visitare la mostra per rendersi verificare su documenti certi le atrocità consumate nei campi di sterminio. Ha anche narrato le sofferenze e le morti legate alle deportazioni di Libici nel 1911 e nel 1915 proprio a Ustica, per l’occasione trasformata in campo di internamento, e alla tristissima esperienza dei deportati slavi nel 1942/1943 quando la persistente penuria di generi alimentari provocò sofferenze e morti. L’occasione è stata anche utilizzata per parlare di Ustica come sede di confino politico. Sorprendente l'interesse degli studenti che hanno seguito con molta attenzione la relazione e notevole l'interesse suscitato dalle varie tematiche tra gli insegnanti che si sono ripromessi di includere nel proprio programma scolastico visite a Ustica anche per visionare la mostra sul confino in allestimento.
Mostra allestita nel 2005 in una suggestiva stradina del centro storico con originali di cartoline ed album
La mostra è stata allestita nel 2005 in una suggestiva stradina del centro storico presso un albergo dell’isola. Nelle sale interne dell’albergo originali di cartoline, album e raccolta di francobolli. Madrina Maria Bertucci Compagno, una nativa di Ustica emigrata a New Orleans da dove ha portato molte vecchie cartoline degli anni Venti e Trenta gelosamente conservate per ottanta anni dal suocero lì emigrato nel 1929.
Le venticinque cartoline esposte raccontano Ustica tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo ventesimo. Sono un estratto di una selezione più ampia che il Centro Studi nello stesso anno ha pubblicato nella collana Le Ossidiane il volume di Giuseppe Giacino e Vito Ailara, L’Isola in viaggio... Una storia di Ustica raccontata da cartoline.
Ne è uscito un quadro ricco di informazioni su un periodo storico segnato da avvenimenti di grande rilievo per l’Italia e di profonde trasformazioni per l’Europa. La mostra è introdotta da una cartolina celebrativa dell’inaugurazione del 1899 del monumento al capitano Vito Longo, usticese, Medaglia d’argento al valor militare, caduto a Dogali nel 1877 durante la prima guerra coloniale d’Abissinia.
Seguono tre vedute dell’antico centro abitato ed un gruppo di cartoline che narrano al mondo esterno, com’era uso in quell’epoca, gli eventi più significativi della vita isolana: una veduta del 1919 della piazza con il calzolaio che lavora al banchetto sul selciato, un papà che porta a spasso un gruppo di bimbi ed i primi turisti che posano, per una foto ricordo, aggrappati al Monumento davanti la Chiesa; l’arrivo festeggiatissimo del nuovo piroscafo Ustica del 1912 e lo sbarco dei passeggeri sulla spiaggia narrano di una lunga sofferenza della popolazione per i collegamenti allora molto precari; quattro cartoline sono dedicate alla narrazione di un evento triste come la deportazione nell’isola dei libici del 1911. Una foto del 1916 ritrae le autorità dell’isola con alcuni notabili della resistenza libica; altre dodici cartoline raccontano gli anni del Fascismo: una festa di San Bartolomeo Patrono dell’isola, l’inaugurazione del primo Molo Barresi poi distrutto da un temporale con delusione della popolazione, l’arrivo del gagliardetto fascista nel 1924, lo sbarco sulla banchina nuova del 1928, le sfilate di giovani fascisti, le gite in motobarca di fanciulle rigorosamente in divisa fascista, la nuova edilizia di rappresentanza dell’Ustica-bene sulla piazza. Chiude la interessante rassegna un plenilunio sul piroscafo Ustica ancorato di notte nella Cala Santa Maria.