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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

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News

  • 09/09/2015

    Resoconto dell’Assemblea dei soci del 17 agosto 2015

    09/09/2015

    Il Presidente dopo aver salutato i soci, ha ricordato le numerose attività svolte nel 2014: didattica a favore di giovani in ambito scolastico ed extrascolastico; attività culturali rivolte agli adulti e agli anziani residenti; attività informative e formative a favore degli operatori turistici; mostre sull’isola e fuori; visite guidate lungo itinerari museali, storici e naturalistici; conferenze e presentazioni di tesi di laureandi usticesi su temi storici naturalistici e storici dell’isola; presentazione a Ustica e a Palermo della cantata per cantastorie della novella del Boccaccio Gerbino; annullo postale speciale; presentazione delle edizioni dell’anno (Lettera, il catalogo della mostra Ustica prima dell’Uomo, il libro Le grotte di Ustica); ecc. Ha anche sottolineato lo svolgimento di attività anche oltre i mesi estivi, l’intensificazione delle relazioni collaborative con Enti e associazioni e la rafforzata centralità del ruolo del Consiglio Direttivo, senza la quale molte attività non sarebbero state possibili. A seguire, il tesoriere G. Argento ha illustrato il bilancio consuntivo del 2014 (chiuso con un avanzo  di €1.969,66) e il preventivo del 2016 sottolineando come tanta attività è stata realizzata con meno di diciottomila euro. La relazione del Presidente e i bilanci sono stati approvati all’unanimità. L’Assemblea ha anche deliberato all’unanimità la proroga del mandato del Consiglio Direttivo e del Collegio di Revisori dei Conti sino al 2016, anno della scadenza naturale del mandato di Presidente e ha approvato la modifica dello statuto in modo da armonizzazione la durata degli Organi Statutari.

Mostre

  • I confinati:

    Oppositori politici al confino di polizia nell'Italia fascista

    I confinati:

    Oppositori politici al confino di polizia nell'Italia fascista

    Grazie alla collaborazione fra l’Istituto Storico della Resistenza di Parma e il nostro Centro Studi, è stato possibile presentare a Ustica dal 21 agosto al 20 settembre 1999 la mostra storico documentaria I confinati: oppositori politici al confino di polizia nell’Italia fascista. Inoltre, in parallelo alla mostra, è stato proiettato il film di Marco Leto La Villeggiatura che racconta l’esperienza del confino politico nelle isole. La mostra, ospitata nel vecchio Municipio, è stata curata da Mario Palazzino, Guido Pisi e Wiliam Gambetta.

    Composta da 20 pannelli con documenti originali e immagini d’epoca proponeva un percorso attraverso le vicende istituzionali, politiche e umane che hanno caratterizzato la vicenda degli antifascisti inviati al confino fra il 1926 ed il 1943. Il fascismo affinò la consuetudine dei governi precedenti di utilizzare il domicilio coatto contro gli oppositori politici e, grazie all’ambiguità delle norme e all’amplissima discrezionalità concessa alla Polizia, costruì un meccanismo inesorabile di limitazione della libertà dei propri oppositori. Il domicilio coatto, pena di competenza del potere giudiziario, venne mutato in confino di polizia, una misura preventiva comminata da organi del potere esecutivo non per un reato commesso e provato, ma per una pretesa pericolosità sociale stabilita su informazioni riservate.

    Le nuove leggi di Pubblica Sicurezza, entrate in vigore l’8 novembre 1926, consentivano di assegnare al confino di polizia “coloro che abbiano commesso o manifestato il deliberato proposito di commettere atti diretti a sovvertire violentemente gli ordinamenti nazionali, sociali ed economici costituiti nello Stato o a menomarne la sicurezza ovvero a contrastare od ostacolare l’azione dei poteri dello Stato”. Il codice del 1931 lo estese anche alle “persone designate dalla pubblica voce come pericolose socialmente e per gli ordinamenti politici dello Stato”. Così venne stravolto un consolidato principio di diritto, secondo cui il potere di limitazione della libertà personale spettava al magistrato su basi di fatti provati. La repressione colpì un numero enorme di oppositori e furono emesse 15.470 ordinanze di assegnazione al confino politico e, col Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, in diciassette anni furono giudicati 5.619 antifascisti.

    Di straordinaria efficienza il mantenimento del Casellario Politico Centrale, vera e propria anagrafe del movimento antifascista. La mostra è stata anche occasione per approfondire, proprio ad Ustica che fu sede di una delle prime colonie di confino, le vicende di uomini che, nonostante le continue angherie delle autorità, non smisero mai di pensare e lavorare in maniera collettiva e che costituirono un attacco al sistema poliziesco fascista di valore non inferiore a quello che l’antifascismo riuscì a realizzare dopo l’8 settembre. 

    Per approfondimenti leggere gli articoli:

    • Una mostra sul confino politico, di Mario Palazzino, in “Lettera” n. 2 settembre 1999;
    • Quando la villeggiatura era il confino, di Massimo Caserta, in “Lettera” n. 15-16 dicembre 2003-aprile 2004;                      
    • Il film ’La Villeggiatura’ di Marco Leto, di Massimo Caserta, in “Lettera” n. 15-16 dicembre 2003-aprile 2004;           
    • Schede di confinati politici a Ustica, di Vito Ailara, in “Lettera” n. 15-16 dicembre 2003-aprile 2004.
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