Le nostre cartoline
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Domani 11 maggio inizia a Ustica il POF (Piano dell’Offerta Formativa) dal titolo «Il confino politico ad Ustica: un “laboratorio privilegiato” di collettivi antifascisti» concordato con il Liceo Scientifico Einstein di Palermo.
Ospiteremo nel nostro Centro Studi gli alunni di due quinte classi per illustrare l’esperienza straordinaria vissuta a Ustica nel 1926 quando il regime fascista mandò al confino oltre 600 oppositori politici. Agli studenti che vengono a indagare questa pagina di storia faremo visitare i luoghi della memoria più rappresentativi (case, cameroni, celle, caserme, scuola) e descriveremo difficili condizioni di vita dei confinati col supporto di foto e di scritti dei protagonisti, tratti da pubblicazioni e da atti di archivio. Metteremo inoltre in evidenza le esperienze di vita comune dei confinati, che a Ustica costiturono il primo nucleo della Resistenza, trasformando così il confino in una esperienza costruttiva.
Responsabile del progetto per il Liceo “Einstein” la Prof.ssa Agatina D'Ancona; per il Centro Studi il Presidente Vito Ailara.
Le due giornate di studio dedicate a Nello Rosselli con il convegno Nello Rosselli storico e antifascista
Ideato dal nostro Centro Studi e organizzato con il sostegno della Regione Siciliana e del Comune di Ustica, il convegno è stato il primo, a livello nazionale, su Nello Rosselli.
Ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione della nascita di Carlo e Nello Rosselli e l’adesione di importanti Istituzioni culturali nazionali. Vi hanno partecipato, come relatori, storici studiosi delle opere di Nello Rosselli. L’idea del convegno è scaturita dai risultati delle ricerche del Centro Studi sul confino politico a Ustica. Studi che hanno portato alla luce documenti preziosissimi per ricostruire dettagliatamente la vita dei confinati politici nell’isola. Sono così state individuate le case abitate dai confinati, nonché alcuni dei locali adibiti a scuola, a biblioteca, a mensa.
Il convegno si è aperto con gli interventi del Sindaco di Ustica Attilio Licciardi, del presidente del Centro Studi Franco Foresta Martin, del Direttore dell’Assessorato Regionale Cultura Giuseppe Grado e del Direttore dei “Quaderni del Circolo Rosselli” Valdo Spini e col saluto di Silvia Rosselli, figlia di Nello. Relatori sono stati: Zeffiro Ciuffoletti, Gianbiagio Furiozzi, Giovanna Delfini, Nicola Tranfaglia, Santi Fedele, Cosimo Ceccuti, Albertina Vittoria, Gaetano Gullo, Massimiliano Melilli, Franco Mereghetti, Vito Ailara. Contestualmente al convegno è stata allestita la mostra documentaria, a cura del Centro Studi, titolata Ustica negli anni Venti ricordando Nello Rosselli. La mostra ha presentato foto e documenti provenienti da archivi pubblici e privati e, a corredo, lettere e memorie di confinati, molti dei quali inediti, facendo emergere non solo la vita ed i volti dei confinati ma anche di quanti, pur non essendo confinati, risiedevano a Ustica e di riflesso hanno vissuto il confino: gli usticesi, ma anche i familiari dei confinati trasferitisi a Ustica per solidarietà ai congiunti ed agli ideali antifascisti.
Una madrina centenaria, Angelina Natale, ha celebrato ufficialmente l’apertura al pubblico dell’esposizione, restituendo a tutti una parte di Ustica sempre sommersa, ma viva e importante più che mai. Un secondo evento particolarmente importante è stato la posa di una lapide commemorativa dedicata a Nello Rosselli sulla casa da lui abitata durante il confino. Alla cerimonia era presente la figlia Silvia, che proprio nell’isola fu concepita. (Tratto da un articolo di Alessandro Fellegara pubblicato in “Lettera” n. 5 settembre 2000).
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