Col toponimo San Bartolicchio si individua la piccola porzione della contrada Oliastrello in prossimità della cappella omonima.

La storia di questo toponimo non è molto conosciuta e ha una base storica piuttosto recente.

Il 23 settembre del 1904 un violento temporale si abbatté sulle due contrade di Oliastrello e dello Spalmatore con una violenza mai vista prima risparmiando la zona del centro abitato.

In tale occasione vennero scoperchiate stalle e abitazioni, i buoi e gli asini sollevati in aria, grandi alberi vennero sradicati, si ebbero numerosi feriti e un confinato perse la vita. Insomma, una vicenda disastrosa per una piccola isola!

La salvezza della popolazione venne attribuita all'intervento di San Bartolomeo e ancora oggi, in ricordo di questo evento, in Contrada Oliastrello si svolge ogni anno, nella terza domenica di settembre, una festa religiosa locale con processioni, messa, balli e fuochi d'artificio chiamata proprio Festa di San Bartolicchio.

Nella foto si apprezza la Cappella di San Bartolicchio, che nel 1980 venne rivestita dalle ceramiche dell'artista palermitano Giovanni De Simone e che raffigurano la vicenda, con il Santo Patrono intento a proteggere l'Isola dall'uragano.