Grande attesa per il concerto che il Thrinax Quintet, su richiesta del Centro Studi ha preparato per un omaggio a Louis Prima, originario di Ustica. Il concerto presenterà le più belle musiche di Louis Prima.
19/08/2015

Grande attesa per il concerto che il Thrinax Quintet, su richiesta del Centro Studi ha preparato per un omaggio a Louis Prima, originario di Ustica. Il concerto presenterà le più belle musiche di Louis Prima.
Il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica e la DES srl di Palermo hanno pubblicato in collaborazione il primo eBook dedicato all’isola di Ustica dal titolo L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline, di Vito Ailara e Giuseppe Giacino.Il progetto editoriale nasce nel solco di una lunga collaborazione tra il Centro Studi e la DES che vede al centro delle loro attività il rilancio culturale e turistico dell’Isola di Ustica. Le Ossidiane, collana editoriale del Centro Studi, e Viaggio in Sicilia, collana di eBook della DES, propongono un modo innovativo di narrare la storia recente dell’isola. La scena è lasciata alle immagini: cartoline sbiadite e per lo più monocromatiche, stampate a partire dalla fine dell’Ottocento e gelosamente custodite da generazioni di Usticesi in Italia e nel mondo con la voglia di mantenere vivo il legame con le proprie radici. Le vecchie cartoline ristampate con cura sembrano quasi affrancarsi dalla fissità delle scene rappresentate e comporre, una dopo l’altra, il film muto di Ustica com’era; i testi che le corredano, in italiano e inglese, fanno da “colonna sonora” ricostruendo con rigore gli ultimi due secoli e mezzo della interessante storia dell’isola.
L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline è disponibile in due formati al prezzo di € 5.99. Può essere acquistato on line all’indirizzo:
BookRepublic (ePub format)
BookRepublic (PDF format)
Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica
The Center for Studies and Documentation of the Island of Ustica, and the Palermo-based firm DES srl have collaborated in publishing the first eBook dedicated to the island of Ustica entitled "L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline”—An Island on Journey...A History of Ustica told through postcards—by Vito Ailara and Giuseppe Giacino. This editorial project builds on the long collaboration between the Center for Studies and DES, which both share the same vocation: promoting the revival of the Island of Ustica in the fields of culture and tourism. Le Ossidiane, a book series published by the Center for Studies, and Viaggio in Sicilia, an eBook series published by DES, are a new and innovative way of narrating the recent history of the island. The images do all the talking: faded, ostly black-and-white postcards, printed from the end of the nineteenth century and jealously cherished by generations of Ustica's sons and daughters spread in Italy and around the world with the desire to keep the bond with their roots alive. These old postcards, reprinted with great care, seem almost to free themselves rom the stiffness of the scenes and to compose, one after the other, a silent film of Ustica as it used to be.
The texts accompanying the images, in Italian and English, are a sort of "soundtrack" and offer a rigorous reconstruction of the last two and a half centuries of the island's rich history.
Where to buy? L’isola in viaggio… Una storia di Ustica raccontata da cartoline is available in two formats at the price of € 5.99. It can be purchased online at:
BookRepublic (ePub format)
BookRepublic (PDF format)
a cura di Mario Oddo
Una raccolta di rare e pregevoli opere pittoriche e bibliografiche, proveniente dal patrimonio storico-artistico del Museo Ignazio Mormino di Villa Zito a Palermo (Fondazione Banco di Sicilia), compone la mostra “L’Isola dei vulcani” esposta nel 2006 nei locali del vecchio Municipio.
Cinquanta le opere esposte fra incisioni, gouaches e volumi illustrati che mettono ampiamente in risalto il fascino ed il mito che le eruzioni vulcaniche hanno sempre destato. Nella seconda metà del Settecento le scoperte archeologiche degli scavi di Ercolano e Pompei, la descrizione dei templi di Paestum fatta da Winckelmann, la serie delle incisioni che li illustravano eseguite da Gian Battista Piranesi, l’impossibilità di visitare la Grecia liberamente in quanto in mano all’Impero ottomano, la grande produzione di studi sulla Sicilia greca e l’evoluzione del gusto che vedeva nell’arte dell’antichità classica i modelli di una perfezione che bisognava instaurare nel mondo, spinsero molti poeti, pittori, nonché aristocratici e facoltosi borghesi ad affrontare il viaggio in Sicilia. Le rivelazioni dei viaggiatori, naturalisti e vulcanologi, ispirati dal razionalismo illuminista, da Patrick Brydone a William Hamilton, dal Compte de Borch a Déodat de Dolomieu, da Lazzaro Spallanzani a J. A. de Gourbillon, sulle ascensioni dell’Etna e dei vulcani delle Eolie, e le descrizioni del paesaggio, delle grandiosi eruzioni e dei fenomeni vulcanologici, alimentano un richiamo irresistibile per studiosi, geologi o eruditi alla ricerca dell’emozione e dell’avventura. Le immagini che maggiormente caratterizzano questa esposizione sui vulcani in Sicilia sono quelle delle opere pittoriche a la gouache, tecnica molto diffusa a Napoli nel vedutismo dei primi anni della Scuola di Posillipo tra Settecento e Ottocento e che riscuote successo anche in Sicilia quando le vicende storiche costringono la corte borbonica a trasferirsi da Napoli a Palermo.
Non meno rilevanti sono il segno grafico e la forza espressiva che si ritrovano nelle vedute incise, come nelle acquetinte dei crateri in eruzione di Stromboli e di Vulcano mutuate da opere di Luigi Mayer; nelle rare acqueforti seicentesche che riprendono i crateri dell’Etna in eruzione, come nell’incisione a bulino di Franz Huys del 1632 Freti siculi sive Mamertini vulgo il faro…, ripresa da un’incisione di Pieter Brueghel, che compie un viaggio in Sicilia tra il 1552 e il 1556; nell’originale veduta dell’isola Ferdinandea sorta nel canale di Sicilia da attività vulcaniche sottomarine; nelle raffinate piccole acquetinte tratte dal resoconto di viaggio di J. B. Cockburn pubblicato nel 1815, nonché nelle vedute e carte geografiche che riguardano Ustica, anch’essa isola di origine vulcanica. In mostra erano inoltre presenti tredici volumi di grande interesse storico e iconografico quali, fra i più rilevanti, Campi Phlegrei, ou observation sur les volcans des Deux Sicilies di William Hamilton, pubblicato a Parigi nel 1799, le cui tavole comprendono 76 vedute, tutte colorate a mano all’acquerello e alla gouache, che illustrano i vulcani dell’Italia meridionale ed insulare, le più importanti coeve eruzioni; i due Voyage pittoresque des isles de Sicilie… di Jean Houel e di Richard de Saint-Non-Dominique Vivant Denon, pubblicati rispettivamente a Parigi tra il 1771 ed il 1787 e tra il 1781 e il 1786, nonché l’opera Die Liparischen Inselndi Ludovico Salvatore Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, comprendente otto volumi per le sette isole Eolie e un volume interamente dedicato a Ustica, pubblicati a Praga da Heinr Mercy Sohn tra il 1893 e il 1898.
Nel centenario della lunga sequenza sismica che colpì Ustica nel 1906, e che portò alla completa evacuazione della popolazione dell’isola tra marzo e aprile dello stesso anno per il timore di una ripresa dell’attività eruttiva, L’Isola dei vulcani ha voluto rappresentare anche un momento di studio e riflessione sulla difficile convivenza dell’uomo con le forze della natura.
Per approfondimenti leggere l’articolo:
* Francesco Buccheri, L’ Isola dei Vulcani, in Lettera n. 23-24 maggio-dicembre 2006.