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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

I nostri Appuntamenti

21/02/16 Mostra a Torino

Prestigiosa presenza del Centro Studi a Torino

21/02/16 Mostra a Torino

La mostra del nostro Centro Studi «Il confino politico ad Ustica nel 1926-1927- “Immotus nec iners”» sarà presentata in anteprima a Torino in collaborazione con Istituzioni e Istituti scolatici nell’ambito di una più vasta attività con incontri, presentazione di libri e proiezioni sul tema «Dalla Resistenza (1943-1945) alla Costituzione (1946-1948)». L'esposizione nella capitale piemontese si articolerà in due fasi: la prima dal 24 Febbraio, con inaugurazione alle ore 9.00, presso l'Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scienze Applicate “Peano” in Corso Venezia 29 e la seconda dal 9 Marzo al Museo del Carcere in Via Borsellino 3. 

Campo Scuola Archeologia Ustica 2017

Campo Scuola Archeologia Ustica 2017

Campo Scuola Archeologia Ustica 2017

Buon Anno

Buon Anno

Buon Anno

A tutti i soci e agli amici del Centro Studi e alle loro famiglie, ovunque nel mondo, gli auguri più fervidi di un 2016 sereno e ricco di realizzazioni.

Vito Ailara Presidente

BUON NATALE

Buon Natale

BUON NATALE

Il Presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica Vito Ailara, il Presidente Onorario Franco Foresta Martin, i componenti del Consiglio Direttivo, l'editor di «Lettera» Ennio Sassi, i Titolari di incarichi e Collaboratori tutti a vario titolo in occasione delle imminenti Festività porgono a Soci e simpatizzanti i più fervidi AUGURI di Buon Natale e sereno Nuovo Anno. Espressioni di gratitudine vanno rivolte a loro per il consenso e gli incoraggiamenti con cui nel corso dell'anno hanno sostenuto le pluritematiche attività, svolte dentro e fuori dell'isola, dal Centro Studivanno  e a quanti ne sono stati promotori, organizzatori, animatori e protagonisti principali. Analogo messaggio augurale si rivolge,   per le varie e cortesi forme di sinergia delle quali in più occasioni il Centro Studi ha beneficiato, sono rivolte al Comune di Ustica, al Direttore dell'A.M.P., al Presidente del Laboratorio-Museo Scienze della Terra Isola di Ustica, alla Direzione del Villaggio Letterario Punta Spalmatore, a VisitUstica e a tutte le Associazioni isolane nonché alle testate che hanno ospitato le informazioni e i resoconti sulle nostre attività. Infine il più fervido augurio è esteso a tutti gli Usticesi (Soci e non) e a quanti di origine isolana vivono lontano, in Italia, negli Stati Uniti, in Australia, in Europa e in altre parti del mondo. A tutti ancora, AUGURI !!!

18/11/2015

Villaggio preistorico dei Faraglioni

18/11/2015

Garitta La Rosa, Sacramento, Gorgo Maltese, Visita del Villaggio dei Faraglioni della Media Età del Bronzo.

Partenza dal Centro Studi alle 15.00

11/11/2015

Necropoli Culunnella e tunnel di lava 

11/11/2015

Visita guidata della necropoli della Culunnella e della grotta Passo di Don Bartolo. 

Partenza dal Centro Studi alle h. 15.00

Programma attività dicembre 2015

Programma Attività mese di dicembre 2015
02 dicembre 2015
Il Mercoledì del Centro Studi: visita zona faro P. Cavazzi: la Piscina naturale, la grotta Pirciata.
Coordinamento: Franco Foresta Martin, Vito Ailara, Pino De Luca.
Partenza dal Centro Studi alle h. 15.00
In alternativa appuntamento alle h. 15.30 ingresso piscina naturale
09 dicembre 2015
The Wildest- omaggio a Louis Prima. Concerto del quintetto Thrinax che si svolgerà nel Museo Regionale Palazzo Mirto, Sala del Baldacchino, Via Merli, 02 Palermo
Il concerto avrà inizio alle h. 17.00; ingresso gratuito alla sala consentito nei 30 minuti precedenti.
10 dicembre 2015
Visita dell’Osservatorio Astronomico di Palazzo dei Normanni, a Palermo La visita è organizzata dal Laboratorio Museo di Scienze della Terra Isola di Ustica e dal Centro Studi per festeggiare l’assegnazione da parte dell’Unione Astronomica internazionale del nome Ustica al pianetino 129882.
Appuntamento alle 10.30 presso l’ingresso visitatori Palazzo Reale in Piazza Indipendenza
16 dicembre 2015
Il Mercoledì del Centro Studi: passeggiata Sentiero di Mezzogiorno fino a Pizzo San Paolo.
Coordinamento: Giacomo Lo Schiavo, Vito Ailara
Partenza dal Centro Studi alle h. 15.00
N.B. Il programma potrà subire variazioni e integrazioni. Gli aggiornamenti saranno segnalati nel sito www.centrostudiustica.it, nel nostro profilo bacebook e nella nostra bacheca del Centro Studi oltre che presso la segreteria del Centro Studi.

 

Programma attività dicembre 2015

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News

  • 07/08/2015

    Una mostra nell'antica Chiesa

    07/08/2015

    Anche quest’anno il Centro Sudi  è presente nella bella manifestazione Illumina un desiderio organizzata da visitustica nel borgo medievale delle Case Vecchie. Il Centro Studi organizzerà all’interno dell’antica Chiesa una mostra sulla storia della Chiesa usticese con esposizione di oggetti d’epoca, Curerà, inoltre, uno stand dei propri prodotti editoriali e visite guidate del borgo.

Mostre

  • Il confino politico a Ustica nel 1926-27

    Il confino politico a Ustica nel 1926-27

     Il confino politico a Ustica nel 1926-27 "Immotus nec iners"

    Tra i confinati comuni inviati sull’isola sin dalla sua colonizzazione del 1763 erano sempre stati presenti i “politici”: i nemici dei re e i contestatori degli aumenti delle tasse del periodo borbonico, i patrioti del Risorgimento, i renitenti alla leva del nuovo stato unitario, gli anarchici di fine Ottocento, gli oppositori delle guerre coloniali, i deportati libici.
    Fino al 1926 i politici, rispetto ai coatti comuni, costituivano una minoranza ma con l’approvazione delle leggi “fascistissime” emanate quell’anno la loro presenza diventerà più consistente sino a soppiantare quella dei confinati comuni. Ne transiteranno circa 600, facendone una «selva di campanili».
    Il tentativo di emarginazione e di “espulsione” dalla società attiva voluto dal regime attraverso il confino finì però per essere occasione di incontro, discussione e confronto fra i politici di ogni ideologia ed estrazione sociale, una vera e propria convention dell’opposizione. Il confino fu, infatti, una fondamentale esperienza costruttiva. La convivenza forzata fra persone di cultura, di idee politiche, di classe, di religione diverse, che forse non si sarebbero mai neppure incontrate, finirà, infatti, con il porre le basi della grande alleanza antifascista che, iniziata nelle carceri e nei luoghi di relegazione del regime, contribuì alla crescita dello spirito democratico nel Paese: un vero e proprio laboratorio di formazione politica e civica.
    Tra lo stupore degli isolani e l’insicurezza degli agenti di polizia Gramsci e Bordiga, arrivati nei primi del dicembre 1926, impiantano una scuola e poi i confinati politici organizzano la vita sociale: biblioteca pubblica, mense, spacci, attività sportive (calcio, bocce, water-polo), assistenza nella prima sistemazione e altro.
    Questo modello di vita confinaria originale e straordinario è un vero controsenso che testimonia quanto il regime abbia sottovalutato le conseguenze della scelta del confino politico: un vero e proprio boomerang, in quanto luogo di aggregazione e di formazione delle coscienze dell’antifascismo. Allorquando, tardivamente, il regime ne prenderà coscienza, inventerà l’esistenza di un complotto a fini eversivi con la complicità di stati stranieri per smantellare la colonia usticese trasferendo i confinati a Ponza e a Lipari, dove alcune di queste iniziative vennero riproposte, anche se queste subiranno eccessi di limitazione e di controllo poliziesco.
    Il rapporto della popolazione locale con i confinati politici è eccellente: alcuni Usticesi ospitano i politici nelle loro case e ne subiscono l’influenza. I giovani sono affascinati dalle intelligenze e le ragazze incontrano amori non contestati dai familiari.
    Questa mostra si propone di recuperare alla memoria collettiva e di restituire alle giovani generazioni alcuni frammenti di una pagina importante della nostra storia locale e nazionale, com’è, appunto, quella del confino di polizia dell’epoca fascista: una vicenda contrassegnata da forti passioni e da grandi ideali e che può anche essere il racconto di tante vite spezzate solo per affermare un diritto, diremmo quasi sacro, qual è quello della libertà di pensiero.
    Le fotografie provenienti da archivi pubblici e privati, i documenti e le testimonianze scritte dai protagonisti di quella singolare vicenda, pur nella loro incompletezza, ci permettono di conoscere meglio, attraverso una ricostruzione cronologica e tematica, i luoghi, i personaggi, gli eventi, i momenti e le atmosfere della vita confinaria a Ustica negli anni Venti, nonché alcuni aspetti del contesto ‘fisico’ e sociale isolano in cui essa si venne ad inserire. Un microcosmo, cioè, che era, in quegli anni, improvvisamente diventato quella sorta di laboratorio politico e culturale. Vengono riproposti i volti, le testimonianze e, più in generale, la particolare e intensa esperienza, politica e umana insieme, che i documenti a nostra disposizione hanno reso possibile. Uomini e donne, quelli del confino antifascista e delle carceri del regime, molti dei quali riverseranno unitariamente il loro straordinario patrimonio politico e ideale, maturato anche attraverso l’esperienza narrata dalla mostra, nella lotta di Liberazione e nella vita dell’Italia repubblicana.

    Mario Genco, Il “museo” delle storie quotidiane

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