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Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

Lettera n. 59 anno XXV giugno 2021

Lettera n. 59 anno XXV giugno 2021

Sommario

 Felice Longo, I giochi degli adolescenti usticesi negli anni Cinquanta, pag. 4

Gian Biagio Furiozzi, Un fascista al confino. Lo strano caso di Alfredo Misuri, pag. 10

Vito Ailara, Una Pietra d’Inciampo a Trieste per Vincenzo Gigante, pag. 12

Vito Ailara, La sorte dei soldati usticesi dopo l’8 settembre ‘43. In un diario l’infernale viaggio verso i lager di Hitler, pag. 14

Chiara Donno, Amore e rivoluzione. Un saggio di Noemi Ghetti, pag 20

Alessandro Gallo, Mappa degli antichi toponimi costieri dell’Isola di Ustica, pag. 24

Massimo Caserta, ‘A ‘Merica di tammurricchiu. Un personaggio della vecchia Ustica attraverso i magici colori della memoria, pag. 31

F. M. E. Gaetani Marchese di Villabianca, Addi 5 agosto 1771. Processione di Cristiani cattivi redenti dall’Opera di S. Maria la Nuova, pag. 32

Vito Ailara, Cafausu, un toponimo che viene da lontano, un toponimo che viene da lontano, pag. 35

Emanuela Gallo, Uccelli migratori e parassiti: uno studio a Ustica, pag. 36

Annalisa Patania, Francesca Bertani, Schede botaniche. Malva arborea (L.) Webb & Berthel, Oxalis pes-capraeSchede botaniche. Malva arborea (L.) Webb & Berthel, Oxalis pes-caprae, pag. 40

Notiziario, pag. 46

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News

  • INAUGURAZIONE MOSTRA CONFINO A SIENA

      Inaugurazione mostra del 16.01.2020 a Siena 

    INAUGURAZIONE MOSTRA CONFINO A SIENA

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    La mostra del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica "Il Confino Politico a Ustica nel 1926-1927 "Immotus nec iners", realizzata su progetto e ricerche di Vito Ailara e Massimo Caserta, continua il suo percorso e approda a Siena.
    La mostra è stata inaugurata dal nostro Presidente Onorario Vito Ailara nelle sale museali delle Stanze della Memoria su richiesta dell'Istituto Storico della Resistenza Senese e dell'Età Contemporanea.
    La mostra rimarrà esposta fino al 3 aprile 2020 e sarà visitabile negli orari di apertura del Museo, il martedì dalle 9.00 alle 13.00; mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30; giovedì dalle 11.00 alle 16.00.
     
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Mostre

  • L'Isola dei Vulcani

    Una raccolta di opere proveniente dal Museo Mormino di Villa Zito

    L'Isola dei Vulcani

    Una raccolta di rare e pregevoli opere pittoriche e bibliografiche, proveniente dal patrimonio storico-artistico del Museo Ignazio Mormino di Villa Zito a Palermo (Fondazione Banco di Sicilia), compone la mostra “L’Isola dei vulcani” esposta nel 2006 nei locali del vecchio Municipio.

    Cinquanta le opere esposte fra incisioni, gouaches e volumi illustrati che mettono ampiamente in risalto il fascino ed il mito che le eruzioni vulcaniche hanno sempre destato. Nella seconda metà del Settecento le scoperte archeologiche degli scavi di Ercolano e Pompei, la descrizione dei templi di Paestum fatta da Winckelmann, la serie delle incisioni che li illustravano eseguite da Gian Battista Piranesi, l’impossibilità di visitare la Grecia liberamente in quanto in mano all’Impero ottomano, la grande produzione di studi sulla Sicilia greca e l’evoluzione del gusto che vedeva nell’arte dell’antichità classica i modelli di una perfezione che bisognava instaurare nel mondo, spinsero molti poeti, pittori, nonché aristocratici e facoltosi borghesi ad affrontare il viaggio in Sicilia. Le rivelazioni dei viaggiatori, naturalisti e vulcanologi, ispirati dal razionalismo illuminista, da Patrick Brydone a William Hamilton, dal Compte de Borch a Déodat de Dolomieu, da Lazzaro Spallanzani a J. A. de Gourbillon, sulle ascensioni dell’Etna e dei vulcani delle Eolie, e le descrizioni del paesaggio, delle grandiosi eruzioni e dei fenomeni vulcanologici, alimentano un richiamo irresistibile per studiosi, geologi o eruditi alla ricerca dell’emozione e dell’avventura. Le immagini che maggiormente caratterizzano questa esposizione sui vulcani in Sicilia sono quelle delle opere pittoriche a la gouache, tecnica molto diffusa a Napoli nel vedutismo dei primi anni della Scuola di Posillipo tra Settecento e Ottocento e che riscuote successo anche in Sicilia quando le vicende storiche costringono la corte borbonica a trasferirsi da Napoli a Palermo.

    Non meno rilevanti sono il segno grafico e la forza espressiva che si ritrovano nelle vedute incise, come nelle acquetinte dei crateri in eruzione di Stromboli e di Vulcano mutuate da opere di Luigi Mayer; nelle rare acqueforti seicentesche che riprendono i crateri dell’Etna in eruzione, come nell’incisione a bulino di Franz Huys del 1632 Freti siculi sive Mamertini vulgo il faro…, ripresa da un’incisione di Pieter Brueghel, che compie un viaggio in Sicilia tra il 1552 e il 1556; nell’originale veduta dell’isola Ferdinandea sorta nel canale di Sicilia da attività vulcaniche sottomarine; nelle raffinate piccole acquetinte tratte dal resoconto di viaggio di J. B. Cockburn pubblicato nel 1815, nonché nelle vedute e carte geografiche che riguardano Ustica, anch’essa isola di origine vulcanica. In mostra erano inoltre presenti tredici volumi di grande interesse storico e iconografico quali, fra i più rilevanti, Campi Phlegrei, ou observation sur les volcans des Deux Sicilies di William Hamilton, pubblicato a Parigi nel 1799, le cui tavole comprendono 76 vedute, tutte colorate a mano all’acquerello e alla gouache, che illustrano i vulcani dell’Italia meridionale ed insulare, le più importanti coeve eruzioni; i due Voyage pittoresque des isles de Sicilie… di Jean Houel e di Richard de Saint-Non-Dominique Vivant Denon, pubblicati rispettivamente a Parigi tra il 1771 ed il 1787 e tra il 1781 e il 1786, nonché l’opera Die Liparischen Inselndi Ludovico Salvatore Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, comprendente otto volumi per le sette isole Eolie e un volume interamente dedicato a Ustica, pubblicati a Praga da Heinr Mercy Sohn tra il 1893 e il 1898.

    Nel centenario della lunga sequenza sismica che colpì Ustica nel 1906, e che portò alla completa evacuazione della popolazione dell’isola tra marzo e aprile dello stesso anno per il timore di una ripresa dell’attività eruttiva, L’Isola dei vulcani ha voluto rappresentare anche un momento di studio e riflessione sulla difficile convivenza dell’uomo con le forze della natura.


    Per approfondimenti leggere l’articolo:
    * Francesco Buccheri, L’ Isola dei Vulcani, in Lettera n. 23-24 maggio-dicembre 2006.

    MO IsolaVulcani 03 Eruzione del Monte Etna in Sicilia Napoli 1807 Anonino

    MO IsolaVulcani 07 Etna 1830 Anonimo

    MO Isola dei vulcani

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